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| Sapevo che non sarebbe bastato un solo viaggio per conoscere il Brasile. Ma amo la natura così ho deciso di respirare molto della magia di questo immenso e incredibile Paese, studiando un itinerario con tre tappe principali. Che mostrano altrettante facce inaspettate e sorprendenti.
Le pianure del Pantanal
Il Pantanal, credo assieme all'Amazzonia e alle cascate di Iguazu, è la maggiore attrazione naturalistica del Paese. Lo Stato del Mato Grosso è occupato in gran parte da questa immensa pianura alluvionale dove si possono ammirare straordinari paesaggi incontaminati. Al tramonto le acque si tingono di rosa e il cielo si incendia di rosso e porpora. Ho incontrato dei pescatori che mi hanno spiegato che nei fiumi c’è una varietà di pesci unica al mondo, circa 250, tra cui i terribili piranha rossi.Ho raggiunto Cuiabà in aereo e sono arrivato, a bordo di una lancia, in una pousada perfettamente integrata con la natura. Lo spettacolo è fantastico.
Pappagalli, aironi, ibis, tucani, jaribù, quero quero sono solo alcune delle 700 specie di uccelli che ci sono nel Pantanal che si possono ammirare dalle postazioni di birdwatching della pousada. Esemplari tutti di una bellezza straordinaria. Nelle escursioni a cavallo ho avuto la fortuna di incontrare i capibara, il roditore più grande oggi esistente, ii formichieri giganti, gli armadilli e anche i caimani.
Le dune dei Lençóis
A due ore di volo da Cuiabà sotto l'aereo mi si apre un paesaggio incredibile e completamente differente da quello lasciato a Cuiabà. Un mare di dune si estende per 70 km lungo la costa e si addentra per altri 50. Sono i Lençóis Maranhenses. Paesaggi impressionanti composti da innumerevoli lagune blue e verdi che, durante la stagione delle piogge, contrastano con le dune bianche. Si atterra a São Luís, capitale del Maranhão (Stato del Nordeste), deliziosa cittadina coloniale. Da qui ci si spinge fino a Barrerinhas, porta d'ingresso dei Lençóis. In questo mare di dune e di lagune verdi e azzurre è imperdibile un bagno nelle acque pure e cristalline di Lagoa Bonita e di Lagoa Azul, due piscine naturali d'acqua piovana così pura che è un toccasana per la pelle e che sono molto ricercate dai turisti. Si possono poi raggiungere i villaggi di Caburè, Atins e Mandacaru che sono i più importanti punti turistici della zona, che io però tralasciato.
Le vie di Salvador de Bahia
Ho concluso il mio viaggio a Salvador de Bahia, dove il sacro e il profano regnano come in pochi altri posti. A Salvador de Bahia si respira un'aria africana e la voglia di esprimere la propria forza vitale. Culla della cultua afro-brasiliana, a Salvador de Bahia ho trovato un mix di colori e di musiche, di Santi cattolici e Orixà. Gli schiavi deportati, infatti, hanno tramandato le usanze della loro terra tra cui la capoeira, la danza-arte marziale, e il candomblè, una pratica religiosa africana con influenze cristiane. Visitare il suo centro storico restaurato, il Pelourinho, è un'avventura magica. Ci si perde tra palazzi coloniali e chiese. Ce ne sono ben 365, una per ogni giorno dell'anno, tra cui la Chiesa di São Francisco, con l'interno rivestito in oro, considerata il più bell'esempio di barocco portoghese al mondo.Nella piazza della Cattedrale, invece, ci si può far fare le treccine da donne bahiane nei loro costumi bianchi. In Praça José de Alencar, attorniata dagli edifici coloniali meglio conservati, e protetti come tutto il quartiere dall'Unesco, c'è la Casa de Jorge Amado. Qui un museo racconta l'intrigante vita dello scrittore che ha narrato del suo Brasile nei bellissimi romanzi. Tutto questo e molto altro nella città alta, raggiungibile anche utilizzando l’Elevador Lacerda, un imponente ascensore realizzato nel 1930 seguendo i canoni estetici dell’Art Deco, che sale fino a 85 m.La città bassa rappresenta invece il volto commerciale di Salvador. Ho concluso a Salvador il mio viaggio in Brasile e da quando sono tornato so cosa è la “saudade”. Conto di ritornare quanto prima per poter visitare altri luoghi. Allego alcune foto che ho scattato io e altre che ho trovato in rete che possono solo darvi un piccolo assaggio del Brasile. Per quello vero non c’è che una cosa da fare. Andare a farci un giro.
Saluti.
Antonio | |
by Mauro Cognolato studio |
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